Collesano
Prov. Palermo; Alt. 468 m; Sup. 107,29
km2; Ab. 4.216
Municipio: Corso V. Emanuele II n. 2, tel. +39 0921 661104
Sito internet del Comune
Notizie generali.
Incuneata in una conca alle pendici
del monte Grotta del Signore, Collesano è rilevante per la sua produzione di
grano, olive ed uva. È bene ricordare inoltre la presenza, nel suo territorio,
di una delle maggiori catene montuose siciliane, quella delle Madonie,
attualmente istituita a parco naturale. Interessante anche il famoso monte
d’Oro, potenziale area archeologica, per il ritrovamento di numerosi reperti
arabi e normanni. Anticamente Gulisanu, Golosani, Golisano,
venne tradotto più tardi in "Colle sano", quasi come forma augurale per il
paese. Sorta nel XII secolo, Collesano fu fondata dai Normanni, che eressero,
nell’attuale zona antica della cittadina un castello tipico feudale di cui oggi
rimangono solo pochi resti. Nel XIV secolo, essa fu dominio dei Signori di
Ventimiglia, in seguito governata dalla Famiglia dei Moncada e degli Alvarez,
che apportarono pochissime variazioni all’impianto urbanistico originario.
Percorrendo i piccoli vicoli e le esili scalinate, si giunge in piazza
Garibaldi, centro cittadino, rimasto intatto nel tempo, che racchiude il fascino
del medioevale; quindi è da visitare la Chiesa Madre risalente al XV secolo, che
conserva ancora l’originario portale gotico-catalano. Fra gli altri monumenti,
rilevante è la Chiesa di S. Maria la Vecchia, poiché risale al XII secolo ed
ospita una statua di marmo del Gagini; inoltre troviamo la Chiesa di Santa Maria
di Gesù, con accanto il convento, costruita nel XVII secolo e la Chiesa di San
Giacomo del ‘500. Oltre ai ruderi del castello medioevale, è notevole il
patrimonio artistico-culturale raccolto soprattutto nelle chiese, in particolare
nella Basilica di S. Pietro (Chiesa Madre), ricca di affreschi e quadri. Di
rilievo le tradizioni religiose con le sacre rappresentazioni come la Casazza,
sulla vita di Cristo (cadenza periodica), o come la Cerca, una particolare Via
Crucis del Venerdì Santo che racchiude una ricca simbologia. Nuove attrattive:
il museo della Targa Florio, con raccolta iconografica e cimeli di protagonisti
ed il complesso delle restaurate fornaci, laboratori dei vecchi ceramisti. Nel
corso dell’anno la festa patronale (Maria SS. Dei Miracoli il 26 maggio),
diversi appuntamenti in estate, come la sagra del formaggio, attirano i
forestieri; ma soprattutto il Carnevale, con il concorso Peppi ‘Nnappa,
in cui si premiano maschere e sale da ballo, è diventato un appuntamento da non
perdere. Tra le cose da vedere anche la Sala dei Sindaci, memoria degli
amministratori locali, con arredi sul tema della legalità. (Angelo Asciutto)
Alcune notizie citate nella Guida alla Sicilia jacopea.
Il culto di S. Giacomo a Collesano è di molto antecedente al 1451, perché in
quell’anno la chiesa dedicata all’Apostolo era ritenuta già "vetusta" e … fu
edificata una nuova chiesa dedicata al Santo per volere di Pietro Cardona, conte
di Collesano. La nuova chiesa fu affidata alla confraternita di S. Giacomo che
era una delle più antiche associazioni jacopee di Sicilia, … registrata nel
1459. … Il Santo era il patrono di Collesano ma nel 1635, il Clero e i Giurati
accettarono la Madonna dei Miracoli come patrona principale. C’era, infatti, un
decreto di papa Urbano VIII del 1630 che mirava a ricondurre le feste di
precetto all'antica consuetudine della Chiesa universale, mettendo in evidenza
la figura della Madonna. … Ma il culto per S. Giacomo rimase intenso, tanto che
nel 1645 il Santo era considerato ancora il patrono principale.