S1541

Galati Mamertino

Prov. Messina; Alt. 790 m; Sup. 39,06 km2; Ab. 3.099
Municipio
: Via Roma, tel. +39 0941 434926

Notizie generali.
Posta su un colle che si affaccia sulla valle del Fitalia, Galati Mamertino presenta come attività economica principale l'agricoltura. Le colture prevalenti sono le nocciole, le olive, l'uva e le castagne. È presente inoltre l'allevamento di ovini grazie alle numerose aree adibite a pascolo. Ottimi sono i formaggi prodotti nella zona. Il nome Galati deriva dall'arabo Qual'at' che vuol dire "rocca" e si riferisce alla rupe su cui sorge il paese. L'appositivo "Mamertino" invece si ricollega ad un antico popolo siculo che si professava discendente del dio Marte. Il borgo sorse in età arabo-normanna attorno a un preesistente castello. Nel 1124 Adelasia d'Aragona vi fece costruire il priorato dedicato a S. Anna, santa a cui lei era devota. Nel 1320 fu ceduto da Federico II di Svevia, detto il Barbarossa, a Blasco Lancia e nel 1644 passò a Filippo Amato col titolo di principato. In seguito il comune divenne autonomo. Di particolare interesse architettonico sono i resti del Castello di fattura arabo-normanna, la Chiesa Madre dedicata a S. Maria Assunta che custodisce una bella tela che raffigura il Martirio di S. Agata, opera di Pietro Novelli (1603-1647) e la Chiesa della Madonna del Rosario che racchiude al suo interno uno splendido tabernacolo in marmo opera del Gagini (1478-1536). Rilevanti sono pure il Santuario della Madonna di Trofillo immerso nei noccioleti e il borgo Milè, esempio tipico, perfettamente conservato, degli antichi villaggi siciliani. Notevole è il patrimonio naturalistico, in particolar modo la stupenda Cascata del Catafurco e il bosco di Mangalavite all'interno del parco dei Nebrodi. (Giacomo Franchina)

Alcune notizie citate nella Guida alla Sicilia jacopea.
San Giacomo è il patrono di Galati Mamertino e il suo culto risale al sec. XVI quando Gianvito Lanza, barone di S. Lucia, fondò la cappella dedicata all’Apostolo nella chiesa matrice di S. Maria Assunta. … La festa dell’Apostolo, che precedentemente era fissata al 13 Agosto, dal 1999 è stata riportata nel suo giorno liturgico del 25 Luglio in cui si celebra la Messa solenne e si conclude in serata con la processione del fercolo del Santo. Ma i festeggiamenti iniziano il giorno prima quando il braccio reliquiario è portato per le vie del centro urbano. Il ripristino del culto del Santo, seguendo l’antica devozione, si deve al fervore del Gruppo S. Giacomo il quale ricalca l’impegno dell’antica confraternita omonima ormai estinta.