Modica
Prov. Ragusa; Alt. 296 m; Sup. 290,76 km2;
Ab. 52.867
Municipio: Piazza Principe di Napoli, tel. +39 0932 759111
Sito internet del Comune
Notizie generali.
Assiepata lungo i fianchi delle
quattro colline che la cingono, Modica trasmette la prima grande emozione di
città-presepe. Fondata dai Siculi nel 1250 a.C., fiera del suo secolare
prestigio, ostenta con orgoglio i suoi tesori più belli: paesaggio ed arte. Ieri
Contea oggi Patrimonio dell’Umanità, rimanda ad un itinerario che, dalla sua
estrema periferia con Cava d’Ispica (insediamenti dell’età del bronzo), le
masserie, le chiese rupestri, i muri a secco che individuano tovaglie di terra
amata e rispettata, ci conduce verso il centro attraverso l’incantevole percorso
del Barocco, fiancheggiato dal reticolo medievale con una convivenza
architettonico-urbanistica unica nel suo genere. Spicca, nel Centro Storico, la
testimonianza delle Grotte Vestite, anfratti trogloditici abitati fino a
50 anni fa, che la povera gente ha vestito di casa. Le sue ricchezze
architettoniche ecclesiali e civili, fanno della città un immenso tesoro d’arte;
le due Cattedrali di San Giorgio (nella zona Alta) e di San Pietro (nella zona
Bassa) costituiscono le direttrici dell’espansione urbana che si snoda
attraverso i grandi complessi conventuali dei Francescani, delle Benedettine,
dei Gesuiti, etc. Chiese e conventi punteggiano l’itinerario barocco che si
sviluppa dallo splendido balcone naturale del Pizzo al fondovalle. Spicca tra
questi la Chiesa di San Giovanni Evangelista (di stile barocco). Palazzo Polara,
Palazzo Moncada, Palazzo Papa, Palazzo dei Mercedari, Palazzo Napolino, Palazzo
Campailla, il Convento di Sant’Anna, la Torre d’Oriente, la Chiesa di San Nicolò
Inferiore, la Chiesa di Santa Maria di Betlemme, sono mete ambite dai cultori
d’arte. La sua costa, Marina di Modica, rappresenta il punto di forza del
turismo balneare. Chilometri di spiaggia dove trovi sempre il tuo angolo
appartato tra l’azzurro del mare, il rosso della sabbia silicica, il nero dei
suoi frastagliati scogli che restituiscono un paesaggio incantevole, rendendo i
luoghi suggestivi, richiamando decine di migliaia di turisti. (Salvatore
Monaco)
Alcune notizie citate nella Guida alla Sicilia jacopea.
Un aspetto del culto di S. Giacomo a Modica si rileva nella chiesetta rupestre
di S. Nicolò Inferiore. … Si tratta di un affresco che potrebbe essere datato al
XV secolo e che ritrae S. Giacomo dal viso giovane con un’aureola sostenuta da
due angeli in volo. In essa è inscritta la dedica in volgare: "Santu Iacupu In
Trancis". L'immagine, infatti, mostra il Santo con il corpo denudato e tagliato
a pezzi. Il collo e le braccia sono distaccati dal tronco e i tagli sono
rimarcati con un doppio tratto nero e rosso. La rappresentazione iconografica di
S. Giacomo tagliato a pezzi è molto interessante perché è unica in Sicilia e si
riallaccia ad una tradizione orientale secondo cui l’Apostolo ha subìto questo
tipo di martirio. In una chiesa copta del Cairo è raffigurato S. Giacomo che
risorge su un cavallo bianco dal suo stesso corpo giacente per terra e tagliato
a pezzi. Invece, nella tradizione compostellana, il corpo giacente per terra
raffigura il moro calpestato dal cavallo su cui si erge maestosa la figura di S.
Giacomo matamoros.