S1547

San Fratello

Prov. Messina; Alt. 675 m; Sup. 67,05 km2; Ab. 4.525;
Municipio: Via Serpi, tel. +39 0941 794030.
 

Notizie generali.
Sorge su un panoramico pendio dei monti Nebrodi che costituiscono il più vasto comprensorio forestale di tutta la Sicilia. Le attività forestali rappresentano per la popolazione la fonte primaria di occupazione e di reddito. Il centro urbano sorge in prossimità del Monte Vecchio sul quale affiorano i resti dell’antica città sicula di Apollonia, ma ancora manca una campagna di scavi determinante per portare alla luce il sito archeologico. Nella stessa area sorge la chiesa normanna del XII secolo, a navata unica con transetto e tre absidi, dedicata ai Tre Santi Fratelli Alfio, Filadelfio e Cirino, dai quali dipende il nome del paese, un tempo San Filadelfo e oggi San Fratello. Il centro è stato fondato da una delle colonie galloitaliche, provenienti dall’Italia nord-occidentale, che giunsero in Sicilia nell’XI secolo al seguito di Ruggero il granconte. Ancora oggi la parlata di San Fratello è fortemente influenzata dalle origini galloitaliche al punto da costituire un interessante laboratorio linguistico per i glottologi. La storia di San Fratello è stata segnata da eventi nefasti come le frane del 1754 e del 1922 che hanno distrutto una zona del centro urbano, costringendo una buona parte della popolazione a migrare verso la Marina. Qui si popolò il piccolo centro di Acquedolci, un tempo San Filadelfo Marina, che ha ottenuto l’autonomia da San Fratello nel 1969. Da visitare: la chiesa madre dedicata a Maria Ss. Assunta e annessa ad un ex-convento francescano, le chiese di Maria Ss. delle Grazie, del Crocifisso, di San Nicolò il Vecchio, di S. Benedetto, di S. Antonio Abate. Interessanti gli ambienti paesaggistici: la Vallata del fiume San Fratello e la Vallata del fiume Inganno. Tra le zone montane ricche di faggi, roverelle e lecci: il Passo dei Tre Re (782 m), il Castello Ciacalda (1.000 m), il Monte Soro (1.847 m) e la Portella Femmina Morta (1.524 m). Da San Fratello si possono facilmente raggiungere i due laghi Maullazzo (artificiale) e Biviere (naturale) che, comunque, non ricadono nel territorio comunale. Tra le manifestazioni religiose più importanti, si segnalano la festa in onore dei Santi Fratelli con la Cavalcata storica del 10 maggio; la Festa dei Giudei durante la Settimana santa; la festa di S. Benedetto il Moro il 17 Settembre. La prima domenica di Settembre si svolge la Mostra mercato del cavallo sanfratellano, patrimonio zootecnico indigeno. (Salvatore Mangione)

Alcune notizie citate nella Guida alla Sicilia jacopea.
Il culto di S. Giacomo nel territorio di San Fratello risale al 1178 anno in cui è documentato l’hospitale per pellegrini dedicato all’Apostolo e ubicato a S. Filadelfo Marina, oggi Acquedolci (v.), lungo la strada che da Palermo conduce a Messina. In età moderna il culto jacopeo è attestato anche nel centro abitato di San Fratello, dove nel 1543 era attiva una Confraternita di S. Giacomo che gestiva la chiesa eponima.
Il 25 Marzo 1998, nella chiesa madre di Maria Ss. Assunta, presente il vescovo di Patti, fu aperta l’urna contenente le reliquie dei Tre Santi Fratelli, patroni della città, e al suo interno fu trovata anche una conchiglia. Attorno ad essa, con un filo di lino era avvolto un frammento cartaceo nel quale è scritto che nell’Aprile del 1587 una fanteria di soldati spagnoli, al comando del capitano Olivio Ingrasia, si trovò a passare per la terra di S. Filadelfo, l’antico nome che identificava l’odierna San Fratello. Uno di questi soldati portava con sé una reliquia di S. Giacomo che fu lasciata in dono a San Fratello assieme alla conchiglia, simbolo del pellegrinaggio a Santiago.