San Fratello
Prov. Messina; Alt.
675 m; Sup. 67,05 km2; Ab. 4.525;
Municipio: Via Serpi, tel. +39 0941 794030.
Notizie generali.
Sorge su un panoramico pendio dei monti Nebrodi che costituiscono il più vasto
comprensorio forestale di tutta la Sicilia. Le attività forestali rappresentano
per la popolazione la fonte primaria di occupazione e di reddito. Il centro
urbano sorge in prossimità del Monte Vecchio sul quale affiorano i resti
dell’antica città sicula di Apollonia, ma ancora manca una campagna di scavi
determinante per portare alla luce il sito archeologico. Nella stessa area sorge
la chiesa normanna del XII secolo, a navata unica con transetto e tre absidi,
dedicata ai Tre Santi Fratelli Alfio, Filadelfio e Cirino, dai quali dipende il
nome del paese, un tempo San Filadelfo e oggi San Fratello. Il centro è stato
fondato da una delle colonie galloitaliche, provenienti dall’Italia
nord-occidentale, che giunsero in Sicilia nell’XI secolo al seguito di Ruggero
il granconte. Ancora oggi la parlata di San Fratello è fortemente influenzata
dalle origini galloitaliche al punto da costituire un interessante laboratorio
linguistico per i glottologi. La storia di San Fratello è stata segnata da
eventi nefasti come le frane del 1754 e del 1922 che hanno distrutto una zona
del centro urbano, costringendo una buona parte della popolazione a migrare
verso la Marina. Qui si popolò il piccolo centro di Acquedolci, un tempo San
Filadelfo Marina, che ha ottenuto l’autonomia da San Fratello nel 1969. Da
visitare: la chiesa madre dedicata a Maria Ss. Assunta e annessa ad un
ex-convento francescano, le chiese di Maria Ss. delle Grazie, del Crocifisso, di
San Nicolò il Vecchio, di S. Benedetto, di S. Antonio Abate. Interessanti gli
ambienti paesaggistici: la Vallata del fiume San Fratello e la Vallata del fiume
Inganno. Tra le zone montane ricche di faggi, roverelle e lecci: il Passo dei
Tre Re (782 m), il Castello Ciacalda (1.000 m), il Monte Soro (1.847 m) e la
Portella Femmina Morta (1.524 m). Da San Fratello si possono facilmente
raggiungere i due laghi Maullazzo (artificiale) e Biviere (naturale) che,
comunque, non ricadono nel territorio comunale. Tra le manifestazioni religiose
più importanti, si segnalano la festa in onore dei Santi Fratelli con la
Cavalcata storica del 10 maggio; la Festa dei Giudei durante la
Settimana santa; la festa di S. Benedetto il Moro il 17 Settembre. La prima
domenica di Settembre si svolge la Mostra mercato del cavallo sanfratellano,
patrimonio zootecnico indigeno. (Salvatore Mangione)
Alcune notizie citate nella Guida alla Sicilia jacopea.
Il culto di S. Giacomo nel territorio di San Fratello risale al 1178 anno in cui
è documentato l’hospitale per pellegrini dedicato all’Apostolo e ubicato
a S. Filadelfo Marina, oggi Acquedolci (v.), lungo la strada che da Palermo
conduce a Messina. In età moderna il culto jacopeo è attestato anche nel centro
abitato di San Fratello, dove nel 1543 era attiva una Confraternita di S.
Giacomo che gestiva la chiesa eponima.
Il 25 Marzo 1998, nella chiesa madre di Maria Ss. Assunta, presente il vescovo
di Patti, fu aperta l’urna contenente le reliquie dei Tre Santi Fratelli,
patroni della città, e al suo interno fu trovata anche una conchiglia. Attorno
ad essa, con un filo di lino era avvolto un frammento cartaceo nel quale è
scritto che nell’Aprile del 1587 una fanteria di soldati spagnoli, al comando
del capitano Olivio Ingrasia, si trovò a passare per la terra di S. Filadelfo,
l’antico nome che identificava l’odierna San Fratello. Uno di questi soldati
portava con sé una reliquia di S. Giacomo che fu lasciata in dono a San Fratello
assieme alla conchiglia, simbolo del pellegrinaggio a Santiago.